
Silvio Lanaro, Storia dell'Italia repubblicana.
L'identificazione con Piero Piccioni era un fatto noto a tutti i giornalisti, ma nessuno ne aveva mai svelata l'identità al grande pubblico.
Afferma la Cassazione, che la cancellazione della società dal Registro delle imprese, pur provocando lestinzione della società stessa, non determina la scomparsa dei debiti che la società aveva nei riguardi dei terzi; è del tutto naturale immaginare che questi debiti si trasferiscano in capo.
Massimo Polidoro, Il mistero del reggicalze in Cronaca nera,. .
Ma poiché il direttore di annunci incontri ascoli Attualità non fornì adeguate e convincenti spiegazioni, venne imputato per aver diffuso «notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico».La deposizione di Moneta Caglio modifica modifica wikitesto Dopo il racconto della Bisaccia, una seconda ragazza rilasciò un'altra deposizione compromettente.In seguito, nell'interrogatorio coi giudici, Giuseppe Montesi ammise che stava trascorrendo la serata con la sorella della sua fidanzata, dalla quale in seguito ebbe anche due figli.Molte delle accuse a personaggi secondari e solo vagamente correlati alla vicenda caddero, ma da questa fase parve emergere un disegno preciso che avrebbe legato Piccioni, Montagna e i vertici delle forze dell'ordine romane.A capo di questa campagna dei media, vi erano prestigiose testate nazionali, quali il Corriere della Sera e Paese Sera, e piccole testate scandalistiche, quali Attualità, ma grande protagonista, in senso mediatico, fu il cronista del Messaggero Fabrizio Menghini, che aveva seguito il caso sin.Il fatto intaccò pesantemente la credibilità dei principali accusatori.Agli ufficiali carcerari, tuttavia, non risultava alcun ordine di carcerazione e Montagna venne congedato.
Lesercizio di Cernusco è quindi il quarto caso lecchese nel giro di un solo anno.
Con loro venne arrestato il questore di Roma, Saverio Polito, imputato di favoreggiamento (secondo l'accusa aveva cercato di insabbiare la verità per compiacere il prefetto Pavone, il Ministro e il figlio del Ministro) 3, e furono imputati altri nove personaggi coinvolti nei fatti, tra cui.
Carlo Lucarelli, Il caso Wilma Montesi, in Nuovi misteri d'Italia.Il Roma,"diano monarchico napoletano, il 4 maggio cominciò ad avanzare l'ipotesi di un complotto per coprire i veri assassini, che sarebbero stati alcuni potenti personaggi della politica: l'ipotesi presentata nell'articolo Perché la polizia tace sulla morte di Wilma Montesi?, a firma Riccardo Giannini, ebbe.Il Giornale d'Italia annunciò in un articolo l'emissione di un mandato di cattura nei confronti di Ugo Montagna, che letta la notizia si recò spontaneamente in carcere.Il 24 maggio del 1953 un articolo di Marco Cesarini Sforza, pubblicato sulla rivista comunista Vie Nuove, creò molto scalpore: uno dei personaggi apparsi nelle indagini e presumibilmente legati alla politica, sinora definito «il biondino venne identificato nella persona di Piero Piccioni.Tuttavia, alcune amiche e vicine di casa della ragazza, subito dopo la sua morte, rivelarono aspetti di Wilma che apparentemente contraddicevano tale immagine pudica: la passione di Wilma per cosmetici, profumi e abiti costosi, l'abitudine di fumare sigarette recentemente acquisita, il possesso di accessori.
